11 febbraio 244: sale al trono Filippo l’Arabo

 11 febbraio 244: sale al trono Filippo l’Arabo

L’11 febbraio 244 segna l’inizio del regno di Filippo l’Arabo, uno dei più controversi imperatori dell’antica Roma. L’anno precedente, durante la campagna contro i Sasanidi, la misteriosa morte del prefetto del pretorio Timesiteo aprì la strada a un’abile manovra politica orchestrata da Gaio Giulio Prisco, fratello di Filippo. Gordiano III, allora imperatore, fu persuaso a nominare Filippo nuovo prefetto, permettendo ai due fratelli di controllare il potere.

Con il favore dei soldati in declino a causa della carenza di rifornimenti, Filippo sfruttò il malcontento per orchestrare una rivolta. Secondo lo storico Zosimo, fece deviare le navi cariche di provviste lungo l’Eufrate, lasciando l’esercito affamato e pronto a ribellarsi. Gordiano III fu accusato di essere responsabile della crisi e ucciso dai suoi stessi soldati, aprendo così la strada all’ascesa di Filippo.

Salito al trono, Filippo condusse una campagna contro le tribù germaniche lungo il Danubio, poi si stabilì a Roma per consolidare il proprio potere. Nel 247 celebrò con grande sfarzo il millenario della fondazione della città. Tuttavia, il suo regno fu segnato da continue minacce lungo i confini: i Goti attraversarono il Danubio, mentre vari usurpatori si proclamarono imperatori. Infine, nel 249, Filippo fu sconfitto e ucciso dal generale Messio Decio, che prese il suo posto al comando dell’Impero.

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