25 febbraio 1863, inizia la storia di Roma Termini: la Stazione Ferroviaria che ha Rivoluzionato la Capitale

Il 25 febbraio 1863 segna una data storica per Roma. In quel giorno, la città inaugurò la sua prima grande stazione ferroviaria, oggi conosciuta come Roma Termini, originariamente denominata Stazione Centrale delle Ferrovie Romane. L’evento coincise con l’apertura del collegamento ferroviario verso Ceprano e Napoli, trasformando radicalmente il trasporto passeggeri nella Capitale.
L’Inaugurazione e il Primo Viaggio
Il primo treno partì da Roma alle ore 6 del mattino e giunse a Napoli alle 19.50, accumulando un ritardo di un’ora e 26 minuti rispetto all’orario previsto. Questo storico viaggio aprì la strada a un nuovo modo di viaggiare, rafforzando i legami tra Roma e il Sud Italia.
Il Contesto Ferroviario dell’Epoca
Prima dell’apertura di Roma Termini, lo Stato Pontificio aveva già sviluppato due linee ferroviarie:
- Roma-Frascati: Operativa nelle immediate vicinanze delle Mura Aureliane, con la stazione di Porta Maggiore.
- Roma-Civitavecchia: Fondamentale per i collegamenti marittimi e terrestri.
La crescente necessità di un nodo ferroviario efficiente portò al dibattito se dotare Roma di una singola stazione o di stazioni separate per ciascuna linea. Su pressione di monsignor de Merode, che vantava interessi immobiliari nella zona di via Nazionale, fu scelta la soluzione di un’unica stazione.
La Scelta dell’Area di Termini
L’area individuata per la nuova stazione si trovava sul colle dell’Esquilino, nel rione Castro Pretorio, un sito ricco di storia e significato. Il nome “Termini” deriva dalle antiche terme di Diocleziano, situate di fronte all’attuale piazza dei Cinquecento.
In passato, quest’area ospitava fondi rurali appartenenti a famiglie patrizie e, nel Cinquecento, vi fu edificata la villa Montalto-Peretti, di proprietà del cardinale Felice Peretti, futuro papa Sisto V. Successivamente, la villa fu acquisita dalla famiglia Massimo e ceduta allo Stato Pontificio, il quale decise la demolizione per dare spazio alla stazione.