La fontana delle tartarughe, il gioco d’azzardo e la finestra murata

 La fontana delle tartarughe, il gioco d’azzardo e la finestra murata

Una volta tanto il gioco d’azzardo si è rivelato estremamente utile. La storia del duca Muzio Mattei e la sua passione per il gioco

Scommetteresti che almeno una volta il gioco d’azzardo ha portato alla luce qualcosa di meraviglioso? Nel corso dei secoli molti nobili della capitale si distinsero per essere dei giocatori accaniti. Non fece eccezione il duca Muzio Mattei che, in una notte, riuscì a perdere tutto il suo patrimonio, compreso il palazzo in cui risiedeva.

Come reazione il futuro suocero proibì alla figlia di frequentare ancora quel “nobilastro” senza senno. Il duca Mattei, indignato, decise di dimostrare che, perdite o non perdite, lui sarebbe rimasto sempre un gran signore. 

In una notte aveva perso una fortuna? In una notte avrebbe creato come per incanto qualcosa di meraviglioso. Mai passione per il gioco d’azzardo fu più opportuna. Detto fatto, dalla sera alla mattina fece erigere davanti al suo palazzo la splendida Fontana delle Tartarughe.

Il giorno dopo invitò per la colazione la fidanzata ed il futuro suocero. Li fece entrare dal retro e li accolse in una sala che dava sulla piazza che oggi porta il suo nome, piazza Mattei. 

Con un colpo di teatro il duca spalancò la finestra commentando soddisfatto: «Vedete cosa è capace di fare in poche ore uno squattrinato come me!»

Il duca Mattei provò talmente tanta soddisfazione nel vedere lo sguardo dei suoi ospiti che decise che nessun altro avrebbe più goduto di quel panorama. Il pomeriggio stesso fece murare quella finestra. Ancora oggi si può notare, al primo piano del palazzo di fronte alla fontana, la finestra murata.

Dettaglio della fontana

La finestra murata

Piccola incongruenza storica: la fontana delle Tartarughe fu eseguita da Taddeo Landini nel 1585, mentre palazzo Mattei risale al 1616. E’ plausibile pensare che la fontana si trovasse originariamente in un altro luogo ed il duca si limitò soltanto a farla trasferire sotto le sue finestre.

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