5 curiosità sui Sanpietrini

 5 curiosità sui Sanpietrini

Simbolo di Roma: Colosseo? San Pietro? No, i sanpietrini.

Se girate per il centro possono essere un’attrazione o una iattura, non si è mai capito se siano amati o odiati da romani e turisti. Di sicuro sono caratteristici, tu li conosci bene? 

Ti racconto cinque curiosità che forse non sai di loro.

1) Il sanpietrino è detto anche selcio – in romano er sercio – un piccolo blocco di selce estratto dalle cave dei Colli Albani o dalle zone vulcaniche del Lazio. I più comuni misurano 12x12cm, ma ci sono anche più piccoli da 6×6, se vuoi vederli vai a Piazza Navona.

2) Sono stati introdotti da papa Sisto V verso la fine del 1500. Poi Clemente XII le utilizzò per molti rioni di Roma e su via del Corso in quanto garantivano un miglior scivolamento delle carrozze, poiché in grado di essere levigato dall’attrito delle ruote.

3) Il nome sanpietrini però gli è stato dato solo 1725 quando monsignor Ludovico Sergardi decise di usarli per rilastricare piazza san Pietro. La piazza infatti verteva in pessime condizioni tanto che la carrozza del papa aveva rischiato di ribaltarsi.

4) I sanpietrini sono utilizzati per circa 100km di strade. Una cifra che sembra enorme ma in realtà rappresenta solo il 2% della rete stradale capitolina.

5) Esiste un commercio clandestino dei sanpietrini. Molti stranieri vogliono tornare a casa con un souvenir e si rivolgono ai venditori abusivi che li trafugano in alcune zone di Roma. Occhio però, sono dei falsi. Non provengono più dalle cave laziali, per le nuove pavimentazioni il Comune li acquista in Cina.

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