Il ponte 4 capi e la punizione eterna di un papa

 Il ponte 4 capi e la punizione eterna di un papa

La punizione peggiore per quattro artisti che si odiano? Restare uniti per l’eternità sul ponte più antico di Roma. 

Nel XVI secolo quando Sisto V fu eletto papa promise la costruzione o il restauro di cinque strade, cinque fontane e cinque ponti. Uno dei ponti in questione, il più antico di Roma per la precisione, meritava il meglio del meglio, così il papa affidò l’incarico ai quattro migliori architetti della città.

Il rapporto tra gli architetti però fu tutt’altro che amichevole. Dapprima si generò una grande rivalità, poi antipatia e infine odio feroce, sfogato con dispetti e sabotaggi che rallentarono il corso dei lavori.

Per punirli papa Sisto V li condannò a morte e li fece decapitare sul ponte che avevano ristrutturato. A ricordo del fatto fece erigere due erme quadrifonti con i loro visi uniti in unico blocco di marmo. Ed è così che Ponte Fabricio, il ponte che porta all’Isola Tiberina, fu ribattezzato dal popolino Ponte 4 capi.

Ironia della sorte, loro che in vita si erano tanto odiati vennero costretti per l’eternità alla più intima vicinanza.

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