27 gennaio 98 – Muore Nerva, l’imperatore che inaugurò il “secolo d’oro”

 27 gennaio 98 – Muore Nerva, l’imperatore che inaugurò il “secolo d’oro”

Il 27 gennaio del 98 d.C. muore Nerva, l’imperatore che con il suo breve regno segnò una svolta epocale per l’Impero Romano. Salì al potere nel 96 d.C., in seguito alla congiura contro Domiziano, accettando di diventare il successore. Nerva era un anziano senatore stimato da tutte le classi sociali, noto per il suo carattere mite e la sua saggezza politica.

Tra le sue riforme più significative spicca l’introduzione del “principato adottivo”, un sistema innovativo in cui l’imperatore in carica sceglieva il proprio successore all’interno del Senato, garantendo stabilità e continuità. Questo modello diede il via a un periodo di pace e prosperità, noto come il secolo d’oro.

Durante il suo regno, Nerva abolì le persecuzioni contro i cristiani, permise agli esiliati di tornare a Roma, eliminò i processi di lesa maestà e ripristinò i poteri del Senato. Fece inoltre abolire tasse gravose come il fiscus iudaicus, che colpiva gli ebrei, e la vicesima hereditatum. Generoso verso i poveri, donò terre e denaro per il loro sostentamento.

Consapevole della sua età avanzata e del precario stato di salute, Nerva adottò Marco Ulpio Traiano, un generale di grande esperienza a difesa del confine renano, scegliendolo come successore. L’adozione, avvenuta durante una vittoria in Pannonia, garantì la continuità del potere e consacrò Traiano con il titolo di Cesare Germanico.

Con Nerva iniziò una nuova era per Roma, dove impero, libertà e pace si fusero in un equilibrio duraturo.

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