Nerone, la rana e la basilica di San Giovanni

La basilica di San Giovanni in Laterano
E’ possibile che una rana abbia dato il nome a una delle basiliche più iconiche e importanti di Roma?
Nel Medio evo si narrava che il più grande cruccio dell’imperatore Nerone fosse il non poter partorire lui stesso un figlio. Si sà, un imperatore poteva tutto o quasi, così un giorno ingiunse ai medici di scoprire una cura miracolosa per favorire una sua gravidanza.
La richiesta era assurda ma per evitare una condanna a morte, gli fecero ingerire nientemeno che un girino.
Il girino crebbe nella pancia e divenne una rana che Nerone partorì grazie a una potentissima purga.
Entusiasta del risultato Nerone organizzò una grande parata. La rana venne posta su un carro d’oro e fatta girare per Roma, scortata da una nutrice e da quindici nobili.
Nei pressi del Tevere però la rana sentì irrefrenabile il richiamo dell’acqua. Con un balzo si tuffò nel fiume e sparì per sempre.


La reazione di Nerone fu terribile, fece uccidere la nutrice e i figli dei quindici nobili di scorta. Fu la goccia che fece traboccare il vaso, i nobili si ribellarono all’imperatore e ne scaturì la congiura che portò al suicidio di Nerone.
Per celebrare la vittoria i nobili fecero erigere il Laterano dove oggi sorge la basilica di San Giovanni in Laterano, che deve così il suo nome alla “latitans rana” ovvero la rana nascosta. Sarà vero? È più probabile che il toponimo derivi dall’antico proprietario di queste terre Plauzio Laterano ma a noi piace più pensare che l’orgine sia legata davvero a una rana.